Le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI) sono un gruppo di malattie caratterizzate da una infiammazione cronica di origine non infettiva del tratto gastro intestinale.
Le MICI più comuni sono i) la malattia di Crohn (MC), che può verificarsi ovunque lungo il tratto digestivo (dalla bocca all’ano) ii) la colite ulcerosa (CU), che colpisce unicamente la mucosa del colon e iii) la colite indeterminata.
Sia la MC che la CU si presentano con sintomi quali dolore addominale e diarrea. Il sanguinamento rettale tuttavia è più frequente nella CU che nella MC, nonostante i pazienti con MC siano più soggetti a perdita di peso e disturbi a livello perianale.
Il picco di occorrenza di una MICI, seguito da un pattern di riacutizzazione, ricade normalmente in età adulta, dalla seconda alla quarta decade.
Nonostante la causa non sia ben nota, è suggerito che le MICI siano il risultato di una risposta infiammatoria incontrollata scatenatasi in individui geneticamente predisposti.
Nel 2017, i casi riportati di MICI sono stati 6,8 milioni in tutto il mondo.
In Italia, sono presenti circa 264.000 pazienti con una diagnosi di MICI ed è previsto il raggiungimento di 500.000 diagnosi entro il 2025.
L’incidenza delle MICI rimane infatti stabile mentre la prevalenza continua a crescere: si prevedono infatti 15.000 nuovi casi all’anno, di cui 8.300 nuove diagnosi di CU e 6.900 di MC.
Le MICI sono la causa di complicazioni che possono mettere a rischio la vita del paziente, la sua ospedalizzazione e la necessità di interventi chirurgici.
Al momento non ci sono cure per le MICI; tuttavia il trattamento può ridurre l’infiammazione e di conseguenza i sintomi, promuovendo il mantenimento di uno stadio di remissione della malattia e prevenendo le riacutizzazioni.
Referenze: